Anello di Fidanzamento
Guida alla scelta dell'anello di fidanzamento.
La proposta di matrimonio ad una donna.
Quale anello regalare ad una donna per una proposta di matrimonio, quale anello scegliere per un fidanzamento? La scelta dell'anello di fidanzamento per una donna è un momento importante e delicato. Molti optano per un anello con diamante, ma ci sono anche altre pietre preziose da considerare, come il rubino, lo zaffiro o lo smeraldo. La scelta dipende dal significato che si desidera comunicare e dalla personalità della persona amata. Nella vita di una donna ricevere la proposta di matrimonio è un momento molto importante.
Quando si regala l'anello di fidanzamento?
Riguardo al momento in cui si dovrebbe regalare all'amato/a l'anello di fidanzamento, il protocollo suggerisce di indossarlo esattamente un anno prima della data scelta per il matrimonio. Il momento giusto per regalare un anello di fidanzamento è quando entrambi i partner hanno deciso di fare sul serio e di puntare dritti al matrimonio. Da quel momento passano molti mesi prima che tutto sia pronto.
Come scegliere l’anello di fidanzamento?
L’anello di fidanzamento va scelto con cura per adattarsi alla persona che lo riceverà. Può anche essere un gioiello di famiglia, nel qual caso molto spesso ha un valore più sentimentale che monetario; ma il più delle volte va acquistato, in questo caso sarà bene spendere una cifra alta, ma non esorbitante: il troppo stroppia e molto spesso è sintomo di irrimediabile cattivo gusto.
Quali pietre si possono scegliere per l’anello di fidanzamento?
Oltre al solito diamante, si possono scegliere anche altre pietre, come rubino, zaffiro, smeraldo. La scelta, oltre che dalle possibilità economiche, dipenderà anche dal colore, che dovrà accordarsi coi gusti del partner o magari con la sfumatura dei suoi occhi .
Dove si mette l’anello di fidanzamento? L’anello di fidanzamento si indossa all’anulare della mano sinistra. Da qui, secondo la tradizione, partirebbe la cosiddetta "vena amoris", che arriva dritta al cuore. Il galateo post fidanzamento prevede che, la mattina del matrimonio, il gioiello venga spostato all’anulare della mano destra.
Quali sono le regole di bon ton per l’anello di fidanzamento?
L’anello di fidanzamento è un gioiello che simboleggia l’impegno reciproco tra due futuri coniugi. Ecco le dieci regole essenziali e di buona educazione da seguire:
- L’anello va scelto con cura per adattarsi alla persona che lo riceverà.
- L’anello di fidanzamento può anche essere un gioiello di famiglia, nel qual caso molto spesso ha un valore più sentimentale che monetario; ma il più delle volte va acquistato; in questo caso sarà bene spendere una cifra alta, ma non esorbitante: il troppo stroppia e molto spesso è sintomo di irrimediabile cattivo gusto.
- A parte il solito anello con diamante, si possono scegliere anche altre pietre, per esempio rubino, zaffiro, smeraldo. La scelta, oltre che dalle possibilità economiche, dipenderà anche dal colore, che dovrà accordarsi coi gusti del partner o magari con la sfumatura dei suoi occhi.
- Dopo aver ricevuto l’anello, la famiglia della sposa invita quella di lui a pranzo. In tal caso sarà bene che lui, al mattino, faccia recapitare a casa della futura sposa un bel mazzo di fiori, meglio se bianchi.
- Durante il pranzo ci si dovrebbe sedere secondo un ordine preciso e non casuale, ovvero: i fidanzati al centro, i genitori di lei di fronte, e poi alla loro destra e sinistra, rispettivamente il padre e la madre di lui.
In alcuni casi anche i genitori di lui possono fare un regalo alla sposa: di solito, e per non sbagliare, si tratterà di un collier. - La settimana che segue la famiglia di lui ricambierà la cortesia invitando a sua volta la sposa, i genitori di lei, e i parenti che ritengono più vicini.
- Come ricambiare l’anello di fidanzamento? La famiglia della sposa dovrebbe ricambiare l’anello con un regalo grosso modo di pari valore, per esempio un orologio d’oro (inutile sottolineare che questa regola, nella vita di oggi, rimane spesso lettera morta).
Ecco le restanti regole di bon ton per l’anello di fidanzamento: non va mai tolto in pubblico, se non per motivi di forza maggiore.
Non va mai indossato con altri anelli, se non con una fedina, però mai con una fedina prima del matrimonio e sulla stessa mano.
Dopo il matrimonio non va mai indossato con una fedina sulla mano sinistra, e nemmeno con una fedina sulla mano destra.
L'anello di fidanzamento va restituito?
In caso di rottura del fidanzamento, cosa prevede la legge? La legge prevede che il fidanzato (o la fidanzata) abbia il diritto di richiedere la restituzione dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio. L'anello di fidanzamento rappresenta senza dubbio un dono fatto "a causa della promessa di matrimonio". Pertanto, nel caso in cui il matrimonio non venga celebrato, è possibile richiederne la restituzione in conformità all'articolo 80 del codice civile.
L'anello è liberalità d'uso o una donazione?
Tuttavia, la natura giuridica dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio è ancora oggetto di dibattito tra gli esperti. Secondo l'opinione prevalente in dottrina e giurisprudenza, tali doni sono considerati come liberalità d'uso, ossia doni fatti in conformità agli usi, come previsto dall'articolo 770, secondo comma, del codice civile. Queste liberalità non costituiscono donazioni nel senso tecnico del termine e, pertanto, non sono soggette alla disciplina relativa.
Ad esempio, non sono soggette ai rigidi requisiti di forma previsti dall'articolo 782 del codice civile, pena la nullità. Inoltre, tali doni sono immediatamente efficaci e ciò che ne è oggetto entra definitivamente nel patrimonio del ricevente.
In virtù di quanto esposto, riconducendo i doni in questione alle liberalità d'uso, la restituzione, in generale, è ammissibile soltanto nei limiti stabiliti dall'articolo 80 del codice civile. Tuttavia, una minoranza della dottrina, supportata da una rilevante pronuncia della Corte di Cassazione, ritiene che i doni in questione siano effettive donazioni obnuziali, ossia fatte in vista del matrimonio e regolate dall'articolo 785 del codice civile.
Queste si caratterizzano per essere autentiche donazioni, soggette ai requisiti di forma previsti dalla legge, pena la nullità, nonché per essere completamente inefficaci fino alla celebrazione del matrimonio e quindi soggette a una condizione sospensiva. Di conseguenza, secondo l'orientamento sopra citato, i doni oggetto di discussione potrebbero essere restituiti anche per motivi derivanti dalla disciplina sulle donazioni; ad esempio, per nullità dovuta a difetto di forma, ed anche oltre il termine di decadenza di un anno stabilito dall'articolo 80 del codice civile (la nullità, ad esempio, è imprescrittibile).
La Cassazione, con sentenza n. 18280/2016 ha confermato l'obbligo di restituzione. Se l'anello è stato regalato con la fatidica domanda «Vuoi sposarmi?» e se la risposta è stata «Sì» allora va restituito.
Secondo l'articolo 80 del cc l'anello di fidanzamento va dunque restituito: ma gli altri regali tra fidanzati vanno restituiti? Non di tutti i regali può essere richiesta la restituzione, ma solo di quelli fatti a causa della promessa di matrimonio. Quindi un anello regalato senza la promessa di matrimonio può non essere restituito.
La Storia dell'anello di fidanzamento
Come è nata la tradizione dell'anello e della promessa di matrimonio ad una donna? L'origine dell'anello di fidanzamento risale a tempi molto antichi e nel corso del tempo ha subito delle modifiche. Durante l'epoca romana, era consuetudine regalare un anello d'oro, che successivamente venne arricchito con pietre preziose durante il Medioevo (il primo anello con un diamante incastonato sembra risalire al 1477).
Nel corso del Settecento, l'arricchimento con pietre preziose venne sostituito dall'incisione di frasi e versi poetici sulla superficie dell'anello. In quel periodo erano anche diffusi gli "anelli segreti", composti da diverse parti che si univano per formare il prezioso gioiello. Grazie alla scoperta di abbondanti miniere di diamanti durante l'epoca vittoriana, gli anelli arricchiti con questo prezioso cristallo tornarono ad essere popolari.
Nello stesso periodo, erano diffusi anche gli "anelli Claddagh", più semplici, composti da due mani che reggono un cuore incoronato. Tuttavia, intorno alla Prima Guerra Mondiale fino al 1938, le vendite degli anelli di fidanzamento subirono un calo. Fu solo nel 1938 che la compagnia di estrazione di diamanti De Beers avviò una campagna pubblicitaria per riportare in auge l'anello e la sua tradizione. È interessante notare che questa idea ebbe tanto successo che durante la Seconda Guerra Mondiale l'uso dell'anello di fidanzamento si diffuse anche in Giappone, dove prima non era presente. Qui un esempio di anello Claddagh.
Quale è il costo medio di un anello di fidanzamento?
Il prezzo di un anello di fidanzamento varia a seconda delle caratteristiche. Inizialmente, si può considerare una fascia di prezzo che parte dai 300/500 euro. In questa fascia si trovano anelli leggeri con pietre di dimensioni molto contenute, se naturali. Successivamente, esiste una fascia di anelli più elaborati, con pietre di dimensioni, purezza e luminosità maggiori, che si aggirano intorno ai 1.000/1.500 euro. In genere una buona scelta relativamente al prezzo dell'anello di fidanzamento con solitario, quindi con un solo diamante, va dai 1.000 euro ai 3.000 euro.
Quanto costa un anello di fidanzamento con diamante da un carato?
In base a queste caratteristiche, il costo dell'anello con diamante solitario di un carato supererà i 7.000 €. Tuttavia, se si opta per un diamante di forma quadrata — taglio Princess — con una purezza VS2, colore H, una montatura in oro bianco 10 carati e certificato da HRD/IGI, il prezzo scende a circa 5.000 €. Questi sono ovviamente prezzi indicativi. Ovviamente se vogliamo un anello di un brand noto si sale verso i 15mila euro.
L'anello di fidanzamento più costoso
Quale è anello di fidanzamento costato di più fino ad oggi? Si tratta di un diamante bellissimo: il celebre diamante da 35 carati donato alla popstar americana Mariah Carey dal suo allora fidanzato James Packer. Era il 2016, quando l'imprenditore australiano avrebbe speso ben 10 milioni di dollari per l'anello di diamanti creato da un famoso designer portoricano.
Ma, ahimè, le cose non proseguirono felicemente. Infatti nell'ottobre dello stesso anno, la coppia annunciò la separazione e, nel 2017, la cantante avrebbe venduto (in gran segreto e con un grande sconto) il prezioso anello a un gioielliere di Los Angeles, al prezzo di soli 2,1 milioni di dollari!!
Quanto spendere per un anello con diamante?
Negli Stati Uniti chi si fidanza spende in media 5mila dollari; ci sono però delle fasce di spesa che vanno da 1.500 a 25mila dollari.
- il 2% spende più di 25mila dollari
- il 4% spende tra 15mila e 25mila dollari
- il 16% spende tra 7mila e 15mila dollari
- il 20% spende sotto i 1.500 dollari
- il 23% spende tra 1.500 e 3mila dollari
- il 35% spende tra 3mila e 7mila dollari
C'è la "regola dei due mesi".
Questa “regola del prezzo dell’anello di fidanzamento”, dice che dovresti spendere due mesi del tuo stipendio per l'anello del tuo futuro fidanzato. Regola iniziata come una astuta campagna pubblicitaria lanciata dall’industria dei diamanti DeBeers. In effetti, la campagna di marketing è poi passata alla "regola dei tre mesi di stipendio"...
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Cosa serve per realizzare il tuo gioiello personalizzato?
- Una descrizione dettagliata dell'idea
- Un disegno o una foto, anche solo un disegno
- Le specifiche dei materiali desiderati, come Oro 18k, Oro 14k o Argento
- Le pietre scelte, tra cui Rubini, Smeraldi, Diamanti, Topazi o Ametiste
- Il tuo budget, indicando una fascia di prezzo
Insieme valuteremo se la tua idea è realizzabile con il tuo budget e se ci sono materiali o pietre migliori per creare il gioiello. Infine, lo creeremo per te. Siamo già stati di grande aiuto per molti clienti nel realizzare i loro anelli di fidanzamento e le loro fedi personalizzate.
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